Secondo ed ultimo atto del duo nipponico che mi aveva sconvolto alla scoperta dell'oggetto non identificato sulla List. Di Tange e Yoshikawa da lì in poi si perderanno le tracce nelle lande del Sol Levante, lasciando anche interrogativi su cosa avrebbe potuto riservarci il proseguio.
Perchè per quanto fosse spiritato, lascivo e glaciale fosse Anonym, Divin segnava una drastica virata verso l'elettronica, che per quanto fosse analogica e a tratti primitiva, finiva per anticipare la techno ed alcune sue filiazioni che negli anni '80 e '90 troveranno terreno fertile. Divagazioni a ritmo serrato, qualche sbuffo industriale, reminescenze della library più spietata, e silenzio assoluto da parte della Tange, la cui voce aveva tanto caratterizzato (in un certo senso artistico, certo) il debutto.
Sicuramente meno interessante ma comunque antesignano.
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