mercoledì 29 gennaio 2020

Thom Yorke ‎– Anima (2019)

Ormai la carriera di TY riserva ben poche sorprese, a parte la soundtrack di Suspiria che a quanto pare però non ha entusiasmato tanto, in fatto di pareri generali. Sembra quasi diabolica, la questione: si deve sempre necessariamente fare dei confronti con i dischi dei Radiohead, e non è per nulla giusto. D'altra parte, per quale motivo TY dovrebbe fare musica in solitaria (per l'esattezza, con il solito inossidabile Godrich) se non per liberare la propria espressione?
E' la solita prevedibile questione. Anima è un disco al 100% di elettronica, credo che la chitarra si senta soltanto all'inizio di Runwayaway. E' umbratile, scontroso, meditabondo, i ritmi sono claudicanti, e le nuove perle della situazione sono: Last I Heard, Twist, The Axe, Not the news. Non c'è molto altro da dire, se non che si tratta di un altro capitolo di impressionismo elettronico che impreziosisce la lunga carriera di TY. D'altra parte, troviamo paragoni o epigoni a quest'altezza in giro?

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