Quello che viene definito normalmente il disco più progressive degli S6. Un'ossimoro. Come si fa a definire progressive un gruppo che ha avuto così tante metamorfosi in corsa e che, anche avvicinandosi al genere, riusciva a mantenere la propria inossidabile dote senza svalutarsi?
L'apprendista dimostra tutti gli anni che ha, esattamente come l'it-prog stesso. Ha la produzione secca e calibrata tipica di quegli anni che mette in mostra tutti gli elementi e i ricchi arrangiamenti, ma conserva una sua misura e un buon senso mirabolante. Grande risalto alla sezione ritmica, ai fiati e agli archi. Composizioni strabilianti come Il Labirinto, Carmine, Il Barbiere sono già purissimo RIO-style, e quindi giù un unicità del tutto mediterranea. Da non dimenticare.
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