Sempre più condannato ad essere un outsider carbonaro, GS diede alle stampe il suo terzo solista nel 1983 soltanto su cassetta, per una tape-label inglese, ed occorreranno 30 anni per una ristampa in formato digitale. Kinder In Der Wildnis denotava così un deficit produttivo dovuto alla sostanziale autosufficienza del guitar-cosmic-master, ma poneva in risalto un autore in pieno work in progress, non impermeabile a quanto era successo nel mondo nei dieci anni precedenti, ma fortemente legato al suo imprinting apocalittico e, possiamo dirlo con sincerità, dotato di fortissimo spirito teutonico.
Un GS ispido, inselvatichito e, nonostante l'utilizzo presumibile di una drum machine, a tratti addirittura quasi punk (la cavalcata della title-track), in generale più terreno e quindi proditoriamente a cavallo di due elementi: terra ed aria, per un album vario, che esprime una grande urgenza espressiva, capace di dare frustate abrasive con voce aspra (Rabe in der nacht) e distendersi nei tipici voli pindarici che l'hanno elevato ad autore mistico e celestiale, prima ancora che chitarrista di purissima, distillata filigrana artistica.
Nessun commento:
Posta un commento