Ristampato l'anno scorso in vinile e cd da un'etichetta catalana, Clear Memory fu il terzo atto di questi battitori folli di Washington, originalmente in una cassetta tirata in 50 pezzi (!). La concezione e la gestazione dovettero essere non semplici, perchè erano passati ben 4 anni dal precedente Phantom Limb. Ed in effetti qualche evoluzione la si nota, perchè rispetto ad esso ed ancor di più al micidiale debut Test del 1979 il quartetto affinava le proprie doti allucinatorie, smussava gli angoli, riduceva le rasoiate industriali e si prendeva persino il lusso di sciorinare un paio di motivetti accattivanti, seppur in veste di chiara parodia. Il risultato fu un disco ancor più surreale, in cui le tastierine demenziali di Bomis Prendin prendono spesso il timone del comando, lasciando poi i riflettori alla chitarra impazzita di Miles Anderson, che fa deragliare i temi verso l'iper-spazio maniacale. La genialità stava nell'alternare frasi musicali lucide con dissonanze improvvise e dilaganti, in un caleidoscopio sempre imprevedibile. Puro genio.
SATURN V Skycycle 1993
3 ore fa
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