domenica 9 ottobre 2022

Cerberus Shoal – Cerberus Shoal (1995)


Credo che non si sia mai dato abbastanza risalto alla grandezza dei CS. Anche nel momento di maggior visibilità, a cavallo del 2000, quando ebbero il sostegno della Temporary Residence per un paio di albums, la stampa li guardò con curiosità e stima, ma mai col (a mio avviso) dovuto entusiasmo. Di certo non aiutò il frastornante eclettismo che manifestarono disco dopo disco, dimostrando totale libertà artistica e disinteresse da qualsiasi riscontro commerciale. Ora ovviamente sono dimenticatissimi, eppure il tempo non scalfisce minimamente la qualità del loro repertorio, soprattutto quello dei primi anni. L'influenza esercitata dal secondo, splendido And farewell to the hightide su Mogwai ed Appleseed Cast, tanto per citare soltanto due nomi popolari, è clamorosa. Il terzo del 1997, Elements of structure / Permanence, fu il miglior album che i Talk Talk non fecero mai dopo Laughing Stock (o lo stesso discorso per i Bark Psychosis dopo Hex). E l'avventuroso proseguio verso commistioni sempre più ardite fra psichedelia e suoni etnici degli anni successivi testimonia una progressione che potenzialmente non aveva fine.

Il debutto omonimo del 1995 c'entra molto poco col loro futuro. All'epoca erano un quartetto canonico con doppia chitarra e sezione ritmica che tradiva a più riprese le proprie origini emo-core di area Gravity e dintorni, per certi versi affini ai Native Nod. Eppure le fragorose sfuriate tipiche con voce isterica rappresentavano solo una parte del loro sound, che indugiava in strutture circolari ripetute come mantra ipnotici, anticipando spesso i Van Pelt di Sultans (Rain, Breakaway Terminal Cable), di nuovo i Mogwai per le alternanze vuoti/pieni (Daddy as seen from Bar Harbor, Change), il tutto riprendendo la lezione di Spiderland soprattutto negli intarsi chitarristici di grande rilievo (Elena), con una propensione psichedelica sottocutanea a rilascio controllato. Un lavoro non perfetto e persino acerbo in prospettiva, ma superbo indicatore di un futuro radioso.

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