martedì 18 gennaio 2011

M83 - Dead Cities, Red Seas & Lost Ghosts (2003)

Magniloquente, imponente, variopinto. Ci ho messo un bel po' ad entrare in questo doppio chilometrico, che sembrerebbe quasi un concept per come si sviluppa, fra corsi e ricorsi, richiami e ricami. Un duo francese esploso in tutti i sensi: dopo un lunghissimo tour a promuovere Dead Cities, la metà Fromageau abbandonò lasciando tutto sulle spalle di Gonzalez.
Non è solo il mio personale sentore di concept a dare una tempistica indefinita al tutto. Il suono dominante dei synth, moog ed armamentari accessori mi ricordano spesso certe esplorazioni anni '70 di Jean Michel Jarre. Soltanto che qui c'è anche il validissimo songwriting, c'è l'effetto deflagrante delle ritmiche e di improvvise impennate chitarristiche. Senza praticamente ausilio di parti vocali, costruendo e saturando spesso gli altoparlanti ma con un intelligenza ed un acume fuori dal comune, persino nelle pause ambient che avrebbero potuto farli impantanare in sedi inadatte, mentre invece funzionano alla grande.
Sono così tante le tracce ispiratissime che non ritengo opportuno citarle in separata sede, dato che Dead Cities funziona perfettamente nella sua interezza, con le sue arie alte ed un indefinibile leggerezza d'animo.

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