domenica 30 gennaio 2011

Massimo Volume - Club Privè (1999)

Anche se probabilmente sono l'unico in assoluto a pensarlo, ritengo Club Privè il miglior disco dei MV. Alla luce poi di ciò che ha prodotto la reunion, il mio pensiero ne esce ancor più rafforzato. E' notorio che il parere degli stessi MV in merito a questo stia sulla mediocrità generale, con particolare attenzione di Clementi ai pezzi cantati, in un certo senso rinnegati (quasi come se gliel'avesse ordinato qualcuno, di provare a cantare, e come se per farlo servisse un diploma o un attestato). La realtà è che Club Privè è stato il parto musicalmente più vario e colorito, senza star tanto ad addossare meriti ad Agnelli che pur fece un ottimo lavoro, specialmente sui bassi.
C'era un processo di ammorbidimento in atto, e i MV erano maturi per lasciarsi alle spalle le grigie oppressioni del passato. Pondycherry infatti apre che è una meraviglia, su ritmica dispari, con un atmosfera rilassata quanto basta e gli armonici aperti di Sommacal. Sugli scudi, in questo filone non abbastanza sfruttato, anche la splendida Ti sto cercando, uno dei tanto famigerati pezzi cantati, col sussurro di Clementi appena appena udibile, o tornando sul recitato, sulla lunga lista di rimorsi di Dopo che.
Sul versante più inquieto, molto valida la sarabanda di Seychelles '81; il ritmo strascicato con cupo giro bassistico di Il giorno nasce stanco, l'incubo minimale con inserti elettronici di Privè, l'ipnosi lacerante di Altri nomi. Due o tre titoli sono effettivamente sotto la media, ma sarebbe stato interessante, se non si fossero sciolti, vedere gli sviluppi futuri che i MV avrebbero potuto percorrere, smarcandosi da uno stile che era già stato fin troppo sfruttato. Ipotesi, però, che forse sarà impossibile verificare visti i risultati della reunion.

3 commenti:

  1. è il momento buono per ascoltare finalmente questo disco.
    che io sono in amore con 'lungo i bordi' e mi piace assai pure l'ultimo.

    la cosa promette bene :)

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  2. Recentemente è uscito un libro sui Massimo Volume: Tutto qui di Andrea Pomini ed.Arcana.
    In pratica la storia dei Massimo Volume raccontata da tutti i componenti dei M.V. e da
    chi ha collaborato con loro (Agnelli, Cavazzuti, Piccolo...)
    Tra l'altro è ben raccontato come arrivarono alla registrazione di Club Privè. Una lettura piacevole ed interessante.

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  3. Ecco, il libro dev'essere molto interessante e lo leggerei con attenzione, piuttosto che ascoltare "cattive abitudini" che, mi spiace dirlo, ma non mi ha detto proprio un granchè.

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