lunedì 24 gennaio 2011

Main - Hydra Calm (1991-2)

Dagli ultimi, grandi Loop di A gilded eternity al primo passo dei Main ci fu giusto un anno, il tempo di riorganizzare le cose, le idee e scartare di netto. Il leader Hampson trovò in Dowson, che era stato l'ultimo chitarrista ad avvicendarsi nella formazione londinese, il collaboratore adatto per sperimentare una musicalità algida, molto meno fragorosa che in passato, fra il meccanico, l'industriale e l'ambient. Le chitarre assumevano un ruolo totalmente diverso rispetto al passato, con un pesante inserimento di elettronica e drum-machine. Ai tempi lo si chiamava isolazionismo, un termine che era un po' naif ma forse aiutava a rendere l'idea. Hydra e Calm erano due EP che furono raggruppati, a mo' di primo album per la Situation Two, la stessa succursale della Beggars Banquet che aveva pubblicato i Loop.
Flametracer è forse il meno ostico del lotto; le frustate di basso e la drum-machine macinano indefesse lo stesso ritmo, le ondate sinusoidali delle chitarre intercalano uno scenario quasi industriale e la voce eterea di Hampson in sottofondo. Con Time over si inizia a fare sul serio, grazie alle rasoiate cosmiche su un beat glaciale. Suspension gioca con un drone asfittico per 9 minuti, un'allucinante viaggio nel sottosuolo prima di essere travolti dalle sulfuree emissioni di There is only light, che potrebbe anche essere stata una cover dei Loop, sostituendo la classica ritmica con dei pads e stratificando le manipolazioni chitarristiche.
La seconda parte, Calm, è sempre più sperimentale. Ancora drone da incubo con Remain, con un Hampson in veste estatica vocale. Il ronzio di Feed the collapse potrebbe essere un elicottero alla moviola o un insetto amplificato. Il finale piomba di getto nella dark ambient più esoterica e minacciosa, prima con Sever e poi con Thirst, un monolite di 20 minuti di totale rigetto dal mondo vivente, soliloquio agghiacciante di feedback e riverberi dilaniati.
Hampson ci aveva visto giusto a chiudere il Loop, e per qualche anno i Main resteranno uno dei progetti più interessanti di tutta la Gran Bretagna, nonostante questo Hydra Calm resti il loro vertice espressivo.

6 commenti:

  1. Gruppi importanti. Direi che al lotto mancano solo gli hair and skin trading company...

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  2. http://tuningmaze3.blogspot.com/2010/06/hair-skin-trading-company-jo-in-nine-g.html

    Nulla di memorabile, secondo me.

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  3. Sugli H&STCo d'accordo con Webbaticy, erano impressionanti dal vivo ma completamente senza canzoni.
    Mentre questo cd dei Main (che aveva una copertina davvero bellissima, eheh...) è l'unica cosa da lor pubblicata che vagamente ricorda i Loop. Ma vagamente, eh!
    (E comunque i Loop devono tutto agli Sp3)

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  4. Te c'hai sta fissa dei Loop che sono secondari agli Spaceman 3, penso siano almeno due anni che ogni tanto ci caschiamo dentro, ma io non desisterò mai dal sostenere che per me non è affatto vero :-)

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  5. Eheh, e secondo te la frase tra parentesi l'ho messa lì per caso? ;)

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  6. No, infatti, ora che ci penso, in qualsiasi post che vada a toccare l'albero genealogico di entrambi i gruppi (e ce ne sono di diramazioni), non perdi mai occasione di ribadirlo :-)

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