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High beams forniva già una sottile anticipazione delle sonorità che sarebbero dilagate altrove, seppur il contributo della sezione ritmica ponesse l'accento sul pestaggio duro di psichedelia hard con la jam iniziale di Deathshead Hawkmoth, un delirio ossessivo per fuzz, wah wah e farfisa acidissimi. Un afflato più mistico (se non krauto) ammanta Feasting on Energy, con Stallones ad emettere misteriosi richiami dal suo microphono radioattivo. Dopo i due minuti di slow-freakedelia di Night Mane, altri due jams di lunga gittata: l'emozionante Vampires in heat, lenta tempesta elettromagnetica indiana dal passo imponente. Cactus raga invece li riproietta indietro di 40 anni, in un contesto hendrixiano adeguatamente spessorato.
Un ascolto simpatico nonostante l'altissima componente revivalistica, tuttavia i Magic Lantern si sarebbero potuti ampiamente dimenticare se non avessero generato quelle due magiche S...
Dai si ascoltano anche se un po' noiosetti. Oh ma Sun Araw quant'è grande?!
RispondiEliminaMi sa che la pensi esattamente come me. Sun Araw ha un fascino irresistibile ed un suono unico, ma adoro anche i Super Minerals...
RispondiEliminaSì anche a me piaccono i super minarali. E a tal proposito ti consiglierei, se già non li conosci, i Dolphins Into the Future. Li preferisco ai minerali, ma sempre di quella roba là si tratta.
RispondiEliminaMai sentiti. Vedo 7 album in carniere, un titolo in particolare? (Fra l'altro, mi è proprio arrivata in questo istante la news di un nuovo dei SM....)
RispondiEliminaSentili, sentili che ti piacciono. Io ho apprezzato ...On Seafaring Isolation del 2009. Ciao
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