La library italiana è così di nicchia che sotto certi pseudonimi non si ha neanche la certezza di chi si possa nascondere. E' il caso di Awake, il cui dubbio si dibatte fra Rino/Oronzo De Filippi, sonorizzatore già piuttosto attivo in diversi fronti in quegli anni, e Silvano Chimenti, che invece è un chitarrista prevalentemente occupato come session man nella musica leggera italiana.
Ora, gli indizi (e anche l'ascolto del disco) portano a pensare che si trattasse del primo, visto che qui di chitarra non ve n'è quasi per nulla, ma alla fine è più una curiosità.
Ciò che conta è che questo volume è un gioiello di library spettrale e circospetta, ricca di sfaccettature. La sequenza iniziale di pianoforte di Squallore è già un brivido: note lente ed inquietanti in uno schema a-melodico, doppiate da un humming glaciale presumibilmente femminile. Altre tracce varianti impostate sul piano sono la seriosa Sospensività, Cultura moderna che si circonda di un paio di violini impazziti, Aria tesa con le sue percussioni tribali e il flautino in libera uscita.
Regna ovunque un astratezza fatta di bad trips e dissonanze: le frammentazioni di Sotto la superficie, il thrilling acido di Atomo, i vocalizzi femminili in pena di Evocazione remota, il clarinetto starnazzante di Psicomania ossessiva. Il disco uscì come 12esimo volume di una collana promossa dalla RCA francese, che comprese fra gli altri Niccolai e Morricone. Una sonorizzazione che non sta in piedi da sola, di più! Lo raccomanderei come uno dei primi titoli da scandagliare del proprio settore.
Ora, gli indizi (e anche l'ascolto del disco) portano a pensare che si trattasse del primo, visto che qui di chitarra non ve n'è quasi per nulla, ma alla fine è più una curiosità.
Ciò che conta è che questo volume è un gioiello di library spettrale e circospetta, ricca di sfaccettature. La sequenza iniziale di pianoforte di Squallore è già un brivido: note lente ed inquietanti in uno schema a-melodico, doppiate da un humming glaciale presumibilmente femminile. Altre tracce varianti impostate sul piano sono la seriosa Sospensività, Cultura moderna che si circonda di un paio di violini impazziti, Aria tesa con le sue percussioni tribali e il flautino in libera uscita.
Regna ovunque un astratezza fatta di bad trips e dissonanze: le frammentazioni di Sotto la superficie, il thrilling acido di Atomo, i vocalizzi femminili in pena di Evocazione remota, il clarinetto starnazzante di Psicomania ossessiva. Il disco uscì come 12esimo volume di una collana promossa dalla RCA francese, che comprese fra gli altri Niccolai e Morricone. Una sonorizzazione che non sta in piedi da sola, di più! Lo raccomanderei come uno dei primi titoli da scandagliare del proprio settore.