A distanza di 10 anni dal grande debutto Only theatre of pain, il miglior disco americano in assoluto del dark-punk, l'instabile Williams era in piena attività con gli Shadow Project e in piena battaglia legale nei confronti del nucleo Christian Death di Valor, ormai trapiantato in Europa da diversi anni. Iconologia vede l'estemporanea reunion proprio di quella band che annoverava il chitarrista Agnew, ed ovviamente era una riproposizione live di tal disco in misura integrale.
La prima sorpresa è il roboante impatto di pubblico delirante che si sente fra un pezzo e l'altro, ma si sa, i dark sono sempre stati un popolo molto estremo. La resa in ogni caso è molto cruda, essenziale e quasi frettolosa. Williams è rabbioso oltre misura ed evita pressochè qualsiasi sfumatura che caricava di fascino le sue intrerpretazioni. Il trio appare un po' arrugginito ma tira fuori le unghie, e classici indimenticabili come Mysterium Iniquitatis, Stairs (Uncertain Journey), Figurative Theatre e Cavity 1St Communion si fanno sempre ascoltare con piacere.
Live abbastanza grezzo quindi, che non si fa certo preferire all'originale: un documento curioso solo per gli estimatori.
La prima sorpresa è il roboante impatto di pubblico delirante che si sente fra un pezzo e l'altro, ma si sa, i dark sono sempre stati un popolo molto estremo. La resa in ogni caso è molto cruda, essenziale e quasi frettolosa. Williams è rabbioso oltre misura ed evita pressochè qualsiasi sfumatura che caricava di fascino le sue intrerpretazioni. Il trio appare un po' arrugginito ma tira fuori le unghie, e classici indimenticabili come Mysterium Iniquitatis, Stairs (Uncertain Journey), Figurative Theatre e Cavity 1St Communion si fanno sempre ascoltare con piacere.
Live abbastanza grezzo quindi, che non si fa certo preferire all'originale: un documento curioso solo per gli estimatori.
Nessun commento:
Posta un commento