martedì 12 giugno 2012

Cindytalk - In this world (1988)

Fatica doppia che costò ben tre anni di lavorazione, il secondo atto di Gordon Sharp e compagnia cangiante. Infatti Clancy, il principale artefice della strumentazione nel fulminante Camouflage Heart, se ne era andato e stato sostituito. Apparve chiaro quindi che il vocalist non era solo l'istrione front-(wo)man, ma reale boss della situazione.
E' un doppio, come detto, diviso fra la prima parte (nera pece) e la seconda (estatica). Continuando a sondare gli anfratti e i cunicoli del thrilling industriale, lacerazioni come Circle of shit, Janey's love, The beginning of shadow perseguono chissà quali perdizioni. E' il goticismo fatto ferro, liquefatto in nebbie di zolfo. Di poco sotto al debutto.
Al confronto il secondo disco è un improvvisa ed inattesa redenzione, un lavaggio all'acqua santa, una passeggiata nella superficie dopo esser giunti dagli inferi. Sharp si mette al piano e distilla note contemplative, modeste (immagino non fosse propriamente pianista di formazione), circospette, di tanto in tanto disturbate da un bordone di synth o da un'arrendevole sviolinata.
Nel complesso, quest'ultimo è dispensabile, mentre il primo proseguiva magistralmente rispetto al comunque insuperabile debutto.

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