Si sa bene, che il vero motore trainante dei National è formato dai gemelli Dessner e che il loro punto di forza è sempre stata la composizione, della ricerca continua dell'armonia perfetta ed irregolare.
Nei Clogs, progetto duraturo almeno quanto il gruppo famoso, il chitarrista Bryce è affiancato da una personalità importante quanto lui stesso, la poli-archista/pianista/cantante-all'occorrenza Newsome. Tocca a lei arricchire le sfumature autunnali con i colori pastellati che richiamano l'evocativo sound dei Clogs, all'insegna di un neo-camerismo disincantato. Completano l'organico un'atipico contrabbassista ed un percussionista.
A chi, come me, sembrava che i Rachel's esagerassero un po' troppo con il formalismo, Lantern è piaciuto parecchio. Certe composizioni come 2:3:5, Lantern e 5/4 godono d'ispirazione da soundtrack d'altri tempi, pur restando molto terrene ed accessibili anche a chi non mastica abitualmente neo-classicismi nè tendenze similari.
Auspicherei un gemellaggio coi Gregor Samsa.
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