Non molto da dire su un immortale capolavoro di art-naif abbrutito. I fratelli Jad e David Fair iniziarono a fare musica a metà anni '70, all'insegna della più gretta ignoranza musicale. Vissero l'era del punk in diretta e riuscirono a debuttare su disco soltanto 5 anni dopo, con un triplo vinile.
Tutto molto assurdo, e tutto molto geniale. Soltanto per una questione geografica non finirono nella Los Angeles Free Music Society, ma sarebbero stati laterali in ogni caso. Con un totale di circa 70 tracce, Half Gentlemen/Not Beasts fu un bestiario che aveva come numi tutelari precedenti ideologici solo il Capitano e qualche cavernicolo spostato degli anni '60, ma sempre col filtro del punk installato. Finirono per influenzare una marea di mostri che sarebbero nati nei 10-15 anni successivi, per non parlare del nippo-noise.
Memorabili i titoli per certi versi sperimentali, ovvero quelli strumentali con titoli onomatopeici o di sole consonanti, totalmente estranei al contesto circostante, in una parola dadaisti. I due estratti live di 20 minuti ciascuno santificavano la realtà a fuoco con una pioggia di sassate senza ritegno.
Contro ogni intellettualismo.
Contro ogni intellettualismo.
Nessun commento:
Posta un commento