Piacevole riconferma di Y/ST, due anni dopo quel sorprendente debutto che fondeva progressive, stoner e psichedelia con la peculiarità della voce, melodiosa e soave, della frontwoman Ruby Kato.
Il contesto non è cambiato di molto, se non che la percentuale hard segna il passo in favore di una maggior ambizione di magniloquenza, con l'ago decisamente più spostato verso il progressive. Basti ascoltare lo struggimento iniziale di Atalanta, che schiude subito la grande emotività delle loro fasi pastorali.
Ciò che fa la differenza, alla fine, è ancora una volta l'aspetto compositivo e l'equilibrio quasi miracoloso che il gruppo riesce a mantenere, senza mai scadere nel cattivo gusto o negli eccessi. Merito senza dubbio primario delle due leader e fondatrici (l'altra è la batterista Alaska B), che rendono UZU un album davvero eccellente. Da applausi Saturn's returns, Whalesong e Hall of mirrors.
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