Contro le frustrazioni quotidiane, contro questo mondo che scivola sempre più in un declino apparentemente inarrestabile, contro tutto ciò che ci fa contrariare; l'ascolto di Scum rappresenta ancora oggi dopo 30 anni un gesto di diniego e di rabbia sempre efficace.
La storia andò così: la prima facciata fu incisa dal trio Harris-Bullen-Broadrick. Per la storia, Scorn e Godflesh; appena ventenni, inventavano il grind-core, fenomeno destinato a diventare un baraccone auto-parodistico, ma che ai tempi aveva molto da dire. Nel giro di qualche mese Harris però si ritrovò da solo e rifondò il gruppo con altri 3 personaggi fra cui lo screamer Dorrian, ed ecco la seconda facciata. Più acuminata e chirurgica la prima, più grezza e schiumante la seconda. Difficile asserire quale sia la migliore, nonostante le evidenti differenze; in ogni caso sono 28 vorticosi pezzi, quasi tutti della durata intorno al minuto, di una violenza e di una ferocia inaudita. Roba che ancora oggi, incredibilmente, suona spontanea ed immediata. Da prendere ancora sul serio, insomma.
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