Più che anticipatore dello slow-core, una raccolta sublime di ballad elettrificate mutuate direttamente dalla gloriosa tradizione dei Velvet Underground e di Neil Young. On fire, il migliore del veloce trittico che i G500 realizzarono in un'epoca poco ricettiva per il grande pubblico, finì per influenzare molto più certo indie-rock che nei primi '90 e anche successivamente godette di un esposizione maggiore.
Come sempre è accaduto con queste musiche, il segreto era la semplicità di chi suonava da pochissimo tempo e con altrettanto candore scriveva pezzi elementari con un mix ispirato di malinconia, disillusione ed inquietudine. Certo, senza un'ottima registrazione non sarebbero andati da nessuna parte, quindi parimenti merito va al master della situazione, il buon Kramer che tanto bene fece per l'indie americano. E' anche grazie a lui che dischi speciali come questo suonano freschi e diretti dopo un quarto di secolo.
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