Come nel caso dei grandi Archaia, anche i transalpini Noa stamparono un vinile autoprodotto e poi scomparvero. Ci ha pensato la Soleil Zeuhl (paragonabile all'italiana Mellow in tema di recuperi nazionali) una trentina d'anni dopo a disotterrare un gioiellino che in caso contrario sarebbe rimasto ingiustamente nell'oblio dei tempi andati.
Il quintetto, che annoverava ben due fiatisti a tempo pieno, realizzava un'ambizioso incrocio fra Zeuhl, Rio, jazz-rock e progressive con fantasia e grande competenza tecnica. Il tempo era ormai scaduto ma come la storia ci ha insegnato anche i ritardatari potevano essere in grado di sbaragliare il campo; ciò grazie all'espressività della voce femminile, vero valore aggiunto del suono, ricca di personalità e teatrale al punto giusto, grazie alle composizioni articolate e passionali, capaci di fondere atmosfere drammatiche ed enfatiche con un equilibrio perfetto.
Nessun commento:
Posta un commento