Non poteva mancare, nella list, qualcosa che si avvicinasse (almeno tecnicamente) alla musica da camera. Se penso a certi tratteggi che di tanto in tanto affiorano nei primi NWW, sempre sardonici e beffardi, non potevano che essere ispirati anche dagli Art Zoyd, francesi che con questo debutto spettacolare elevavano il RIO ad arte neo-classica.
Trattavasi di due lunghi brani, di cui il primo programmaticamente intitolato Sinfonia, per basso, chitarra, violino e tromba, con qualche percussione e voci sparse; partiture imprendibili, sguscianti, in grado di passare dal serioso all'ilare, dal drammatico all'ironico in un secondo.
Per dimenticare il rock.
Per dimenticare il rock.
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