Splendida gemma nascosta degli anni '70 italiani, inserita in un contesto al di fuori dalle correnti generaliste, e fra l'altro ristampata proprio l'anno scorso in vinile in Spagna (!). Autore, il polistrumentista siciliano Leprino che dopo aver pubblicato quest'unico disco si dedicò alla professione di musicista di servizio, scomparendo così da ogni panorama visibile.
Ingiustamente paragonato ai lavori contemporanei del conterraneo Battiato (forse per qualche svisata di VCS3, il leggendario synth di cui fu pioniere), Integrati...disintegrati fu diviso in due lati per limite imposto dal vinile, ma di fatto è un'unica suite di 40 minuti in cui convivono splendidi arpeggi di chitarra acustica, sia al naturale che trattata, spirali elettroniche di sapore cosmico, slanci solenni di vaga reminescenza progressive, dolenti sonate per piano e fagotto, quest'ultime in alcuni momenti persino assimilabili a quanto stava realizzando a Napoli Luciano Cilio. Strumentale e privo di percussioni, alternato con sapienza in soluzione di continuità e con un paio di temi ricorrenti che riconducono ad un concetto.
Un lavoro profondamente mediterraneo ma affrancato da ogni provincialismo, dal respiro ampissimo. Vorrei ascoltare altro di sua firma, se si trovasse.
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