Terzo ed ultimo disco ufficiale di Frankie Cavallo, anche se Discogs segnala un autoprodotto del '99 del quale non si trova traccia in rete. Chissà se il destino ci riserverà un'altro rientro a sorpresa, ma soprattutto chissà come se la passa a 60 anni suonati questo fanta-rocker dei perdenti e dei maledetti.
Su Red Resistor ci sono poche info; la più evidente è che la formazione non è quella di Cosmic Interception, bensì un rocciosissimo power-trio con in grande evidenza il chitarrista nippo-americano Tamura, uno scalmanato senza ritegno. Si tratta sicuramente di un live registrato in studio a New York, e se si trattasse veramente della fine della sua storia, ritengo sia perchè dopo questo inferno non sembra esserci rimasto più nulla da suonare.
Soprattutto non si può andare oltre i 31 minuti di X + Z = 0, un'interminabile sarabanda di space-noise che spazza via qualsiasi cosa, compresi i 10 di Mass destruction, cingolato marziale che apre il programma. Più relativamente canonici gli altri due pezzi, sulla scia del robot-metal di Cosmic Interception. Difficile dire se quale sia più indispensabile questo eccesso di violenza o l'altro, più per modo di dire sotto controllo. Diciamo che Red resistor si comprende meglio dopo aver preso coscienza del personaggio, che resta un mito totale.
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