L'ultimo album dei Crass, il più estremo, il più selvaggio, il più parlato, forse il meno amato. Al termine della loro missione ne avevano di cose da dire, soprattutto per quanto riguarda la questione delle Falklands, su quella folle incosciente che governava il loro paese.
Ovvio che la denuncia prevarica e distoglie l'attenzione dal suono, ma che suono; questo era puro free-jazz-punk, soda caustica come se piovesse. La facciata B, Taking Sides, è una tirata chilometrica impossibile da districare. E la A lo è poco da meno, anche se più canonicamente divisa in tracce. E cosa tirano fuori i Crass? Una ballad intimista per canto, piano ed archi, Speed or Greed?, che spezza il disco in due. Se fossero andati avanti anzichè terminare l'anno successivo, sono convinto che ne avremmo sentite delle belle, sotto tanti punti di vista. Ed oggi forse ci sarebbe ancora tanto bisogno di loro....
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