Il miglior bootleg che abbia sentito degli Slint. Non ce ne sono moltissimi in circolo, soprattutto quelli dei tempi originari, ma questo si ritaglia l'abusato termine "stato di grazia", oltre ad avere una qualità sonora di media superiore. In quella serata di autunno giocavano in casa, non erano profeti in patria ed il pubblico attivo sarà veramente stato sotto le 50 unità, a meno che tanti altri non fossero immobili con gli occhi rapiti e la bocca aperta per lo stupore.
La congiuntura temporale è decisiva: hanno appena finito di registrare Spiderland e McMahan palesa i segni di una depressione che di lì a poco lo porteranno a lasciare, mettendo la parola fine al mito. Spicca il primo titolo in scaletta, Snoopy: una piccola anomalia di poco più di un minuto, una specie di math-sigletta di poco conto, forse uno scherzo dei ragazzi per contrastare l'imminente, metafisica intro di For Dinner.... Il concerto salta regolarmente fra Tweez e Spiderland (peccato soltanto l'assenza di Washer) ed include anche una dilatata e micidiale Glenn. Unico neo (puramente tecnico) il taglio brutale ad un paio di minuti dalla fine di Good Morning Captain, che ci impedisce di godere il finale. Ma al contempo mi ha portato a rivedere il documentario del 2014, per cercare di capire qualcosa in più, invano.
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