Questo è per chiudere un trittico, che va ad integrare i due precedenti tasselli: insieme agli Psychedelic Furs (uno dei primissimi post, nel 2007) e ai Wall Of Voodoo, This is the house fu l'altro cd bootleg della leggendaria Beech Marten che raccattai, se non ricordo male, a 1.900 del vecchio conio cadauno fra il '94 ed il '95. Se con le prime due band andavo abbastanza sul sicuro, con i Lords invece andai per tentativo: non li avevo mai sentiti nominare e non avevo modo di recuperare informazioni al volo, ma nome e copertina mi suggerivano un ambientazione piuttosto dark-wave. Mi sarebbe stato sufficiente vedere una loro foto per capire che l'impressione era sbagliata, ma per la cifra ridicola che avevo speso tanto valeva provare.
I Lords erano un quartetto di ex-punkers della prima ora che in sostanza non rinnegavano le radici come tanti eroi della new-wave, ma portavano avanti un suono spigliato ed effervescente, rifiutavano la tecnologia e le innovazioni dei primi '80, rifiutavano qualsiasi velleità di plastificazioni pur adattando i suoni di chitarra e basso ai canoni della grande ondata. Insomma, un riadattamento del 77's sound ad un livello più professionale, una strizzatina d'occhio a qualche concessione melodica ma l'attitudine restava quella, grazie anche alle doti istrioniche del cantante Bators.
Questo live li inquadra ad inizio carriera, ed è un set epidermico, onesto e rotolante. Non erano dei fenomeni (fare il confronto con gli Stooges è un po' impietoso, ma tant'è...), ma facevano il loro sporco lavoro con sudore e passione.
Ah, all'epoca il cd ovviamente non mi piacque, lo prestai a qualcuno a scuola e non rientrò mai a casa.
Ricordo ancora quando comprai il loro primo album, stregato da quella copertina... Quei tossici vagamente effeminati, quel desco apparecchiato in una situazione Blade Runneriana... Arrivai a casa, ascoltai il CD MAGIA Nera!
RispondiEliminaAmo ancora molto il loro primo e The Method to Pur Madness!
Is Nothing Sacred non mi è mai riuscito a stregare così ma amen.
Non erano dei fenomeni?
Beh era musica con un gran Cuore, fenomeni ne abbiamo e ne abbiamo avuti sin troppi. Grazie per il boot.
Certo, penso che il cuore fosse al centro del loro lavoro. Ma si poteva essere anche fenomeni col cuore....quelli sì che sono stati i veri fenomeni.
RispondiElimina