martedì 14 maggio 2019

King Crimson ‎– Lizard (1970)

Un piccolo omaggio alle stagioni remote di Planet Rock, ovvero al suo esaurirsi: negli ultimi giorni della sua vita quei due assi di Mixo e Rupert trasmettevano pezzi di lunghezza dai 15 minuti in su, e la Lizard suite si stagliò imperiosa coi suoi 23 e tutto il caleidoscopio magnificente che trasporta. All'epoca del Re conoscevo soltanto il primo e così venni a sapere che c'era altro dopo l'Epitaffio e i discorsi al Vento. Inutile spendere parole su uno dei massimi capolavori del progressive, partorito da un ensemble che definire instabile è un eufemismo, in cui gli ospiti ebbero un importanza capitale, doppiato fra l'altro dall'opening Cirkus, uno degli psicodrammi più riusciti di tutto il Mark I di Bobby Fripp. Leggermente inferiori i restanti 3 pezzi, ma solo per questioni di impossibilità di pareggio.
Dopo tanti anni di non-ascolto, l'effetto è sempre quello delle prime volte; meraviglia.

2 commenti:

  1. Beh su Lizard niente da eccepire!
    Personalmente amo quasi tutte le incarnazioni del Re Cremisi (specie Bible Black)
    Mi scuso ma devo avvisare dercy che se mi capita tra le mani faccio un tutt'uno col suo dottor strana morte!

    RispondiElimina