Era talmente punk, Mark Perry, ed anti-punk al tempo stesso, che nel giro di 3 anni fece una contorsione musicale (ed inevitabilmente anche mentale) inaudita. Esorditi nel 1978 col classic-punk di The Image Has Cracked, l'anno successivo sfornava un'oggetto misteriosissimo come Vibing up the senile man, e sprofondava nel gorgo con The Good Missionaries.
Nel 1981 si riaccoppiò col chitarrista originale fondatore del gruppo, Alex Ferguson, ed insieme misero su un quintetto che diede alle stampe questo Strange Kicks. E sorpresa sorpresa, niente punk, niente avanguardia. Solo genuino e ruspante pop-wave, british fino al midollo (giuro, alcuni passaggi mi hanno ricordato gli XTC), con l'organo in prima fila, prodotto splendidamente, con suoni secchi e limpidi. Ancient Rebels, My Hand Is Still Wet, TV operator, Sleep in bed sono irresistibili, e soltanto la rarefatta Cold Rain stabilisce un lieve punto di contatto con l'immediato passato.
Un'autentica boccata di aria fresca, ancor di più perchè inaspettata.
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