Il quarto album dei Pinback, che seguiva di 3 anni il celebrato Summer in abaddon, è stato un disco che non ha riscosso grosse reazioni critiche. Colpa della propria uniformità, dell'ingombrante precedente o del fatto che Smith & Crow non hanno dimostrato un grande eclettismo?
Un po' tutti e tre. Ma tant'è, è il destino di chi elabora una propria formula e la porta avanti con testardaggine, costi quel che costi. In quella fase della loro carriera, i due hanno spinto su un indie-pop asciutto ed esuberante (non nascondo che alcuni momenti mi hanno rievocato addirittura i migliori Police) che forse ha fatto storcere più nasi. Il risultato sono 11 brani di grande omogeneità produttiva, con i tratti distintivi dei due autori ben riconoscibili. Basta questo e bastano pezzi irresistibili come Torch, Subbing For Eden, Off By 50 per continuare a voler loro bene.
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