Il mitologico esordio dei romani, destinato a restare unico fino al grande ritorno col dirompente Quinto quarto nel 2014. Erano un nome completamente sconosciuto fino al 2012, quando vennero diffuse registrazioni live del 1985-1986 sotto il titolo di Souvenir Of Italy.
Nonostante la stampa in vinile ufficiale (ed il coraggioso packaging in lamiera!), non ebbero alcuna risonanza, e non certo per la difficoltà della proposta. In quell'epoca in Italia era ben presente una florida scena underground di musiche weirdo, ma evidentemente un episodio rimasto isolato fu troppo poco per farsi notare. E fu un peccato, perchè Gustoforte parla un linguaggio alieno, frammentario ma programmatico per il nome che il gruppo si diede. Un mix avventuroso di industrial, avanguardia, elettronica analogica e psichedelia, condotto in larga parte da minimalismi pulsanti di basso, da nastri manipolati e da synth, da voci deliranti e da qualche scarno beat di drum-machine. Qualche piccola influenza krauta non impedisce all'album di risultare ferocemente avanti, e sarebbe stato davvero interessante se avesse avuto un seguito all'epoca. Ma erano tempi duri per le proposte coraggiose, e la storia andò com'è andata.
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