In fondo sono io che esigo troppo, perchè questo Summer in abaddon in effetti è un gran bel cd, tipicamente un cd dei Pinback ma parecchio ispirato, il cui unico limite è il fatto che il ritmo portante è praticamente uguale dall'inizio alla fine, un tempo medio-lento nel quale fluttuano le melodie autunnali (e non estive come direbbe il nome) gestite dalla voce e dalla chitarra di Crow, con le tipiche tessiture armoniche del basso di Zack, impreziosite a volte da un piano tintinnante, che fa la differenza, più qualche spruzzata di synth. Sender, Bloods on fire, This red book, The yellow ones, sono questi i pezzi migliori del lotto, i più barocchi probabilmente.
In sostanza i Pinback hanno cercato di portare avanti la lezione degli ultimi 3MP piuttosto che quella degli HV, senza eguagliarne i risultati ma restando comunque un'originale ed ottima espressione (d'altra parte di Pall Jenkins c'è n'è solo uno)....
(originalmente pubblicato il 05/02/09)
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