Sembra di capire che più o meno tutti i grandi compositori library erano (mi si passi il termine volgare) impiegati della musica leggera. Ed il pianista milanese Fabio Fabor Borgazzi non era da meno, in quanto autore piuttosto prolifico nel mainstream melodico del dopoguerra italico.
Classe 1920, raggiunta la cinquantina si dedicò alla library con ottimi risultati per tutto il decennio. Il più riuscito a mio avviso è Pape Satan, lavoro oscuro ed inquietante come ben pochi all'epoca potessero essere. Anche in questo caso, vien da chiedersi cosa diavolo potesse sonorizzare.
Fin dalla sincopata apertura di Ad inferos si viene catapultati in un girone spiazzante fatto di droni raggelanti, schizzi astratti di synth, frasi di piano elettrico tutt'altro che rassicuranti, modulazioni elettroniche di varia foggia. Una sorta di lounge dell'oltretomba, che raggiunge livelli allucinatori finanche nei pezzi con percussioni annesse (V Bolgia, Diabolic Love, Caronte).
Un lavoro che magari non è così estremo, specialmente ascoltato con le orecchie di oggi, ma che porta fantasticamente i suoi 40 anni. Ed è anche molto diverso dall'altro capolavoro di Fabor, quell'Aleatoric Piano Collages di un paio d'anni prima.
(N.b. l'immagine è presa a casaccio: apparentemente sul web non esistono immagini d'epoca del soggetto)
MINCCHIA SANTASPRITISIISMISMAA AAZZZ
RispondiEliminanon cio posso creder !
ma tu ti rendi conto che hai messo sul web un dowwnoload perla assolutely ca non so trova!
incredibolo io sono un fan sfgato di fabio fabor e quest aperlissima obscura del maestro mancava ll'orecchio muzicale!
grazie assai che1
iTALIAN CDR ARMY
P.S ma e' un vinile rip personale?
comunque se vuoi foto di copertina di pape satan io ne ho alcune prese da ebay.
RispondiEliminaciao
ITALIAN DR ARMY
Ciao piacere di averti esaudito. Sì mi è stato presentato come rip dal vinile, non l'ho fatto io...
RispondiEliminaNon so quanti sanno che Fabio Fabor tenne una rubrica musicale settimanale su Topolino; almeno per tre anni, da quanto ho potuto appurare, dal 1967 al 1969.
RispondiEliminaParlava un po' di tutto, compresa la psichedelia californiana (nel 1967).
Sarebbe bello leggerne qualche estratto....
RispondiEliminaParla anche di Caterina Caselli ... quello sui Jefferson cerco di procurarmelo.
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