Gruppo giapponese che restò sconosciutissimo per quasi 20 anni, fino a quando la prima ristampa fece iniziare il circolo del ripescaggio. Le successive non fecero altro che amplificare le voci di approvazione. Julian Cope ed altri poi hanno osannato Satori incoraggiando al gruppo la reunion che infine avvenne nel 2007.
Non posso che accodarmi al carrozzone dei complimenti: per essere il 1971 Satori era un disco veramente hard, pesante e bello dinamico, un personale incrocio fra Black Sabbath e Jimi Hendrix (io aggiungerei anche un po' dell'epica degli Andromeda), ma con la vocalità spericolata di Yamanaka che faceva la differenza.
Dimostra tutti i suoi 40 anni ma si fa ancora valere.
Molto bene! Grazie!
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