domenica 16 settembre 2012

Faust'O - Suicidio (1978)


Le note sulla rete che narrano qualcosa dell'epoca sono prossime allo zero, o almeno ad una mia ricerca. Sarei curioso di sapere le reazioni all'epoca in cui la major CGD diede alle stampe Suicidio: che i dirigenti fossero impegnati a curare l'immagine ed il suono del dandy da non accorgersi della cruda violenza delle liriche?
Passi lo scabroso tema della title-track, ma gli atti d'accusa incompromissori di Benvenuti fra i rifiuti, Bastardi, Godi, erano fin troppo espliciti. D'altra parte Rossi è sempre stato così e da giovane la sua filosofia iconoclasta aveva ben poche mediazioni da cercare, così come il suo canto polivalente, incisivo e beffardo.
Musicalmente il disco era figlio dei tempi, ma con una precisa identità: le quasi sempre ottime composizioni erano guidate dal piano, con una solida sezione ritmica, molto synth e pochi interventi chitarristici. E Rossi aveva la vista lunga, con certi passaggi che in qualche modo anticipavano la new-wave in procinto di esplodere.

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