La Not Not Fun di tanto in tanto ci regala qualche bella perla come Psychical, uno di quei dischi ultra-underground di cui qui se ne parla solo sui blog o sui forum, per i pochi carbonari che si sintonizzano su queste frequenze aliene. Oppure sulla singola colonnina di un terzo di pagina su un luminoso Blow Up.
Brian Pyle è componente degli Starving Weirdos (che non conosco, confesso) e va un po' controcorrente alla linea della label, nel senso che la cura del suono è notevole. In quanto a freakitudine invece sta nella media, ma il suo prodotto è molto più interessante. A sintetizzare parecchio, direi che suona come i primi Tangerine Dream buttati giù nella giungla, unitisi ad un ensemble percussivo africano.
Non traggano in inganno cover (che sa tanto di horror primi anni '70) e Forever Eyes, che col suo battito meccanico riporta all'industrial-wave di 30 anni fa. Psychical è un ondata di strati sonori dall'imponenza a tratti opprimente, che aggira qualsiasi banalità cosmica e nonostante tutti i richiami del passato sembra vivere in una dimensione spazio-temporale tutta sua.
Notevole.
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