A volte è bello anche scoprire l'acqua calda. Io ad esempio fino a ieri sera non avevo mai visto i Radiohead dal vivo e intraprendendo questa trasferta fiorentina non è che mi aspettassi mari e monti.
Questo in quanto già da qualche anno ritengo che abbiano dato il meglio di loro stessi, il che è anche abbastanza ingeneroso visto i 2-3 capolavori che seppero sfornare 10-15 anni fa, e dopotutto In rainbows e King of limbs sono tutt'altro che brutti dischi. Semplicemente è il caso di una band che fa storia e successo mondiale e poi cerca di tenersi a galla dello standard qualitativo a cui ha abituato il proprio pubblico.
Seppur fossi lontanissimo dal palco, invece ho potuto udire un bellissimo live in cui i RH compiono, come da rituale, la miracolosa foto-sintesi fra perfetta professionalità e velleità artistiche. Oltre a rispolverare vecchie perle per certi versi inaspettate (How to disappear completely e You and whose army, da brividi), mi hanno colpito fortemente per la resa lirica generale e per le emozioni dispensate a iosa.
A dispetto di me stesso, pertanto; grandi, dopotutto.
E You and whose army dove la vogliamo mettere?? :-)
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