mercoledì 20 ottobre 2010

Hazel - Toreador of love (1993)

Ma quant'è invecchiato il college-rock americano dei primi anni '90?
Mi trovo a porre la domanda durante gli ascolti di quelle cose, che sono rarissimi ed ormai non lasciano quasi più tracce. Con questo non sono qui a bocciare in toto questi 4 ragazzi di Portland (in realtà un power-trio + un ballerino, quello lungocrinito e con la barba) che sono senza dubbio un nome minore del movimento, sul versante più energetico, mai colluso col grunge, semmai più vicino al punk a tratti.
Le due voci (il chitarrista Krebs e la batterista Bleyle) armonizzano costantemente, a volte si sente lo sforzo di emulare i Pixies, ovviamente senza la brillantezza nè il songwriting di Francis. Eppure, eppure; il tempo avrà anche ridimensionato gli Hazel (che fra l'altro erano sotto Sub Pop, cosa di indubbio prestigio ai tempi), ma non si può non riconoscere che i ragazzi avevano onesta freschezza ed entusiasmo da vendere. Pazienza poi se i risultati non erano sempre esaltanti, ci si può sempre consolare con l'ultimo pezzo in scaletta che sarebbe d'obbligo includere in una qualsiasi ipotetica compilation del settore, quella Truly che regala 6 minuti di magiche emozioni fra delicatezze e deflagrazioni.

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