Trio viennese, qui alla seconda prova su Thrill Jockey, con la produzione di McEntire, autore di un post-rock ispido e poco focalizzabile. Una sorta di Tortoise cupi ed introspettivi, oppure un richiamo di sobrietà alla memoria di quella grande meteora che furono i Rome, con qualche sprazzo di sonorità (non tecnica) jazzate.
Le tracce più ritmate funzionano molto bene (Rapid eye movement, Tester), anche perchè contribuiscono ad agitare le acque generalmente sonnecchianti del disco, pur con tutto il suo fascino notturno (Vertigo, Ontario, Nord). In generale l'assieme appare molto ben amalgamato ed unitario, per un sottofondo rilassante e senza tanti scossoni creativi.
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