Progetto collaterale di Sparhawk e del bassista Garrinton dei Low, dall'esito evidentemente positivo dato che in 5 anni ha già realizzato 3 dischi. Dato che i Low sono cronicamente alle prese con i loro standard ed apparentemente non riescono a rinnovarsi (per carità, poi per la maggiore vanno bene così, ehm...) RGC cerca di mischiare un po' le carte e alza chitarre, volumi e ritmo, anche se l'imprinting in sostanza è sempre quello.
Il disco di debutto inizia molto bene con They knew you well, che alterna riff sporchi a tratti introspettivi con un'ottima melodia. Ma il giochino mostra la corda molto presto per vari motivi; già ci sono alcune cover dei Low stessi (!!) che non sono proprio il massimo, e gradatamente le canzoni diventano sempre meno interessanti: quando va bene c'è un tratteggio neilyounghiano appena appena decente (Destroyer, Kids), quando va peggio sembrano una scarsa imitazione dei Queens Of The Stone Age (Somebody's someone, For her blood).
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