Dopo la cofana sui Codeine, la Numero Group ne sforna un'altra con i Bedhead. Che tipi giusti, questi discografici.
In rete, un fiorire di recensioni e commenti nostalgici, orgogliosamente in tono "io c'ero", ovvero in quegli anni, e di come sia bello descrivere l'emozione di scoprire questo live più che perfetto. La band più laconica e telegrafica della storia dell'indie-rock, uno degli emblemi più statuari dedicati alla chitarra ed alle sue coloriture, alla jam controllata e schematica, al crescendo lineare del volume. Ma tutto quello che più o meno avevo da dire su di loro ormai l'ho già scritto qui e qui.
Live in Chicago, che capta la band nel corso del loro ultimo tour, offre il fianco al loro lato più elettrico e fisico ed è una registrazione di livello superbo; le canzoni del grandissimo What fun life was (ben 7 su 11!) vengono restituite migliorate, al confronto del suono decisamente impastato dell'originale. E già mi sembra di aver detto tutto, anche perchè restano soltanto 4 pezzi dal resto del repertorio, quasi come se i fratelli Kadane, già decisi a dare il rompete le righe, volessero tuffarsi nel passato ed al probabile entusiasmo dell'inizio di questa band mai sufficientemente tributata.
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