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Anche nelle voci; il carico rauco e cupo di Mueller scompare, in favore di un recitato sgraziato (penso appannaggio di Meadows) che forse si sarebbe potuto evitare. Ma nella sostanza Anahata resta un disco non troppo focalizzato, in cui i momenti migliori sono la rilassata Cardiac Atlas, la percussività insistita di Equators to bi-polar, il dub vibrafonato di Southeast of Boston, e il quarto d'ora di Peel Away Velleity, che inizia con la tempestosità dei primi dischi, prosegue con una fase psichedelica che vede la tromba ancora protagonista e termina con una coda ambient-minimalista, a chiusura delle trasmissioni per uno dei gruppi più importanti della seconda metà dei '90.
Scommetto che il prossimo gruppo recensito saranno i Karate, i Khanate o Kayo Dot
RispondiEliminaIntendi dire che è troppo prevedibile? :-)
RispondiEliminaMolto probabile, comunque. Anzi no, non conosco i Kayo Dot.
Grazie. Cosa mi consigli di loro? Oltre a questo ho Tropics and Meridians e ora cosa fanno?
RispondiEliminaSicuramente il migliore che hanno fatto è "Four Great Points", ma anche "Engine Takes To The Water" e l'Ep "Anatomy of Sharks" sono anch'essi ottimi.
RispondiEliminaNon ho capito l'"Ora cosa fanno?" ??
io ho sentito dire che hanno un furgone di panini a south beach
RispondiElimina@ webbaticy ero rimasto ma forse non sono aggiornato che si erano sciolti.
RispondiEliminaAnonimo: io invece sapevo a South Park.
RispondiEliminaEnrico: si sono sciolti diec'anni fa...