giovedì 23 dicembre 2010

La Otracina - The Risk of Gravitation (2008)

Sembra quasi incredibile che lo space-rock, vecchio e consumato com'è, possa ancora generare mostri dalla forma smagliante e con la forza giusta.
E' il caso di questo progetto newyorkese, curiosamente guidato dal batterista/cantante Kriney, che sa essere veramente cattivo nelle sue orbite, riuscendo quasi a sorpassare per impeto anche i grandi Comets On Fire di Field recordings from the sun, seppur con uno stile sensibilmente diverso (meno compatto, si potrebbe dire).
Un power trio che ha visto parecchi cambi di formazione, anche se il bassista Sobel mantiene il posto da qualche anno. Non è chiaro se in The Risk of Gravitation ci fosse ancora l'italiano Morgia, comunque è un disco davvero impressionante per energia e grinta sprigionata. Dopo un breve frammento free-space-jazz, i La Otracina partono con la martellante Raze the sky, che si sgrana in una durissima jam dai volti multipli. Kriney svolazza su pelli e tamburi con grande competenza, si susseguono acidi assoli sia di chitarra che di basso. Lo spazio lasciato all'improvvisazione è notevole, ma le strutture sembrano comunque ben definite.
Il roboante caos di Behind the Ocular Curtain è un ammasso di iperboli elettriche dall'effetto allucinante. Un'impronta pesantamente blacksabbathiana/bluecheeriana affiora nei 10 minuti Crystal Wizards of the Cosmic Weird, anche se la fase discendente in picchiata è uno dei momenti più emotivi del disco. Fight for the night è il pezzo sicuramente meno ostico, con la sua ritmica metronomica costante che stride rispetto agli sballi terrificanti della media.
An ancient confusion chiude con un abominevole impro fatta di pulsazioni atomiche, interferenze radio e testosterone randomizzato.
Parlare di free-jazz, in queste fasi di libertà disorganizzata, mi sembra un po' eccessivo, però credo che bisogna dare ai La Otracina il merito di avere un approccio tutto proprio a quello che, come si diceva, è un genere vecchio come il cucco e praticamente impossibile da innovare.

4 commenti:

  1. Grazie per il post, mi hai ricordato che ancora devo ascoltare questo disco :)

    Love Love Love (il cd-r del 2006) lo trovai figo ma alla lunga un po' pesantuccio per me, mentre ho adorato dal primo all'ultimo minuto Tonal Eclipse Of The One :)

    Morgia ha anche fatto uscire diverse cosette in proprio, sempre a cavallo tra psych, impro et al, dovrò procurarmele ;)

    Ciao, auguri!

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  2. Non sono esperto della carriera di Morgia e soprattutto non ho ancora sentito Love X 3, che mi sembra sia considerato il loro migliore. In ogni caso, uno dei migliori gruppi squisitamente vintage degli ultimi anni.
    Ciao a te!

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  3. Ciao Webbatix, ti auguro Buon Natale!
    :)

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  4. Tanti aVguri, come dicono le nonne e i nonni qua da noi!

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