lunedì 18 aprile 2011

Qui - Love's Miracle (2007)

Non fosse stato per l'innesto di Yow in questo album, i Qui di Cronk e Christensen sarebbero probabilmente restati confinati in un underground difficilmente raggiungibile da qui...
Tant'è, che la curiosità di sentire quel criminale vocale era ancora alta. Il duo losangeleno, chitarra e batteria, l'avevano avuto come special guest in alcuni concerti ed evidentemente conquistarono la sua fiducia. Ma non è che siamo poi di fronte a granchè: si tratta del caso in cui la mancanza del basso non è certo un vantaggio, la ristrettezza strumentale diventa un limite enorme e i due non brillano per originalità, ispirandosi a troppe cose già sentite negli anni '90. Nel primo pezzo, Apartment, si sente Yow sorprendentemente alle prese con la modulazione di un canto, seppur di esecuzione non eccessivamente ardua.
Senza stare a tirar fuori paragoni inesistenti, i Qui non si discostano da una mediocrità generale nel gestire rasoiate noise e beffardi post-blues neppur con il carismatico apporto del vocalist, che non disdegna break melodici dimostrando comunque la voglia di sperimentare qualcosa (New Orleans) nè di misurarsi addirittura con cori (la melvinsiana A#1). Qualche momento buono anche strumentalmente capita (Gash, sincopatissima), ma l'equilibrio precario viene irrimediabilmente rovinato alla fine del disco, con due inadeguatissime cover: fosse venuta meglio Willie The Pimp di Zappa per Yow ci sarebbe potuta anche stare, visto che era cantata da Cpt. Beefheart, ma la pinkfloydiana Echoes è imbarazzante ed autolesionistica nella sua pochezza, un'autogol, una bandiera bianca sventolata.
Per fortuna che la reunion dei Jesus Lizard era alle porte....

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