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Quel che conta ovviamente resta sempre la musica e i connotati dei RM erano abbastanza audaci, in quanto in grado di proporre una miscela di etnica e dark-wave, di già un connubio arduo in partenza. Alla distanza il primo elemento è dominante, con le orecchie ben puntate su NordAfrica e Arabia in genere, quindi: atmosfere ipnotiche, litanie minimali e percussioni povere in grande spolvero. Il contraltare dark della faccenda, pertanto, si focalizza su un certo uso del basso e della voce solista: profondo e marcato il primo, scura e vampiresca la seconda (anche se l'utilizzo è piuttosto parco, a scapito di vocalità autoctone).
Nonostante non sia certo un cultore dell'etnica, devo ammettere che Ghazels però riesce a farsi apprezzare non poco, per la varietà di soluzioni. Nella lista svettano le bellissime Dakn, Fiddayyn, Arabiya Fahrana, misteriose escursioni fra i deserti sconfinati, nel gran freddo della notte.
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