Uno dei massimi guru della musica rave inglese, Weatherall, insieme a due membri di Aloof, alle prese con una digitalizzazione meno marchiana, diciamo pure con una versione raffinata di techno. Il progetto non durò molto ma questo Sabresonic fu uno dei migliori dischi del genere degli anni.
Il bpm sostenuto è ancora piuttosto presente (Still fighting, Smokelbeck), e le sequenze molto circolari come da copione, ma la scaletta sapeva variare nel modo giusto. In Smokelbeck ad esempio c'è un bel giro di flauto sintetico che stempera il flanger ossessivo del beat. Ano electro (Andante) e il suo contraltare (Allegro) fanno bella mostra di catarifrangenti chincaglierie soniche, R.S.D. è un electro-dub all'altezza degli Orb contemporanei. La perla del disco però non ha quasi nulla a che vedere con la techno: Clock factory tiene fede al proprio titolo con un quarto d'ora minaccioso ed ipnotico, circondato da ticchettii, rintocchi e sveglie dilatate. A metà del tempo, il ritmo lento-zoppicante accresce il clangore meccanico dell'orologeria. Suggestivo.
Il bpm sostenuto è ancora piuttosto presente (Still fighting, Smokelbeck), e le sequenze molto circolari come da copione, ma la scaletta sapeva variare nel modo giusto. In Smokelbeck ad esempio c'è un bel giro di flauto sintetico che stempera il flanger ossessivo del beat. Ano electro (Andante) e il suo contraltare (Allegro) fanno bella mostra di catarifrangenti chincaglierie soniche, R.S.D. è un electro-dub all'altezza degli Orb contemporanei. La perla del disco però non ha quasi nulla a che vedere con la techno: Clock factory tiene fede al proprio titolo con un quarto d'ora minaccioso ed ipnotico, circondato da ticchettii, rintocchi e sveglie dilatate. A metà del tempo, il ritmo lento-zoppicante accresce il clangore meccanico dell'orologeria. Suggestivo.
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