Breve ed intenso, l'EP finale di una carriera altrettanto breve e poco fruttifera per il quintetto di Montreal che nonostante l'importante esposizione di Constellation Records finì per sciogliersi.
Coordinati su un gentile e pacato folk elettrificato, sapevano toccare alcune giuste corde dell'anima per spiccare discretamente in un genere affollato come quello di competenza, con un violino essenziale a dare quel tocco di country cameristico che non guastava affatto, ed un uso curato delle educate vocals.
Se penso ad un collettivo odierno come i Balmorhea, occorre dire che i Sackville erano perfettamente in sintonia con i tempi e credo che li abbiano influenzati (si ascolti Blue Lips, per credere), sebbene più flemmatici. Da menzionare la tenue ballad autunnale If his shadow moves on the water e soprattutto la meravigliosa Four alarm fire, degna delle creazioni più riflessive dei grandissimi, indimenticati Rex.
Coordinati su un gentile e pacato folk elettrificato, sapevano toccare alcune giuste corde dell'anima per spiccare discretamente in un genere affollato come quello di competenza, con un violino essenziale a dare quel tocco di country cameristico che non guastava affatto, ed un uso curato delle educate vocals.
Se penso ad un collettivo odierno come i Balmorhea, occorre dire che i Sackville erano perfettamente in sintonia con i tempi e credo che li abbiano influenzati (si ascolti Blue Lips, per credere), sebbene più flemmatici. Da menzionare la tenue ballad autunnale If his shadow moves on the water e soprattutto la meravigliosa Four alarm fire, degna delle creazioni più riflessive dei grandissimi, indimenticati Rex.
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