Mi viene in mente quel sitùcolo in cui un simpaticone prelevava il verbo di Vasco Brondi e tramite un generatore random ne costruiva fantomatiche liriche alternative alle originali.
Lo dico con vera ironia e senza disprezzo, i torinesi MSJ sembrerebbero essere in possesso di un simile generatore la cui fonte è la musica di Nick Cave, diciamo quello più elettrico.
A poison tree è piacevolissimo e non mancherà di incuriosire i fans dell'australiano, navigando nelle acque più torbide di un grottesco blues gridato a squarciagola e forte di songs irresistibili come Saddest smile, Almost a god, Leyenda nera, Hail.
Non voglio ridimensionare la loro portata artistica asserendo che si tratta di poco più che un tributo. Ripeto, il disco trascina e coinvolge, e basta prenderlo per quello che è.
Maudit lacerati nell'anima.
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