Gruppo bostoniano che da oltre 10 anni porta avanti la filosofia degli strumenti auto-costruiti e di un art-rock abrasivo di quelli unici, che hanno origini e radici illustrissime e continuano la lunga sfida della dissonanza epidermica.
La particolarità di questi strumenti è piuttosto rilevante: il drum kit è pervaso da piatti e lastre di ogni tipo, le chitarre hanno forme improbabili e suonano ben più aspre delle tradizionali dal corpo in alluminio. Ma, a dirla proprio tutta, i Neptune suonerebbero avvincenti anche se fossero in possesso di strumentazione ordinaria.
Intimate lightning può ricordare alcune cose come i This Heat, i Red Krayola, degli Shellac controllati ma colti, in certi momenti addirittura certe pagine sbiadite degli Slint. Sempre carico di tensione sottocutanea, di atmosfere sinistre che esplodono raramente, è un disco complesso di difficile fruizione che non manca di avvincere per il suo percorso articolato e mai banale.
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