Ancora live, ed inevitabilmente altra perla. Townsville e' un po' il loro Strumming music, ovvero una summa del loro minimalismo progressivo che non sta mai fermo, è pacato e sereno come da trademark ma in fondo è anche inquieto e curioso.
Buck lavora esclusivamente sui piatti creando un tappeto di trance scintillante, Swanton passa da ghirigori tremolanti di archetto a cervellotiche escursioni sulla parte più alta del manico, Abrahams sgrana gli accordi a pioggia sul grand-piano ultra-riverberato. Col passare del tempo, man mano che le sue note non lasciano più spazio neanche per un capello, gli armonici si espandono fino a creare stranissime (in)sonorizzazioni.
Townsville è il risultato dell'interplay indistruttibile fra i 3 maestri, un esperimento che circonda l'ambiente e lo ricopre interamente, come tempesta di pulviscono atmosferico, come un eclissi lunare.
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