domenica 12 giugno 2011

Richard Skelton - Landings (2009)

Un musicista naturista come forse non se ne sono mai sentiti, Skelton, che con questo capolavoro plasma un suono mistico e tiepido da assaporare ad occhi chiusi se si è in centri urbani, ad occhi bene aperti per accompagnarsi in un escursione in aperta campagna.
A parte le location, che comunque per lui sono state fondamentali (specie a livello produttivo), Landings è un esplorazione dell'animo estremamente difficile da descrivere, se non dal punto strettamente tecnico: Skelton lavora con lunghi drones riverberati, rifrazioni di archi, arpeggi cristallini di chitarra classica per (far) raggiungere un contraddittorio ragguardevole: lievitare in relax pur restando ancorati alla nuda terra da un legame fortissimo (per l'appunto, atterraggi come da titolo).
Per questo è quasi inutile parlarne, se non per riportare che per me è di una bellezza stupefacente. Mi piace pensare, vista l'ispirazione ultraterrena, che sia un modo per mantenere in vita la moglie, morta qualche anno fa.

2 commenti:

  1. Fare qualche eccezione alla regola fa bene :-)
    Incantata, ancora una volta.
    S.

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  2. Visto che hai (giustamente, direi) evitato di mettere il cd in download, questo è il link per ordinare le produzioni di RS e della sua Sustain-Release Private Press.

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