mercoledì 22 giugno 2011

Strobe - The circle never ends (1994)

Space-rock energico e tirato fino allo spasimo per questo gruppo inglese che evitava naturalmente la scena freak nonostante il primo disco uscì per Mystic Stones. Questo invece era il terzo, che con una grande cura del suono cercava di aggirare le trappole hawkwindiane per concentrarsi su un suono professionale, che attingeva dai Pink Floyd più mesmerici quanto dai trips tecnici dei primi Porcupine Tree, quelli di Up the downstairs per intendersi.
Alla fine quelle degli Strobe erano kilometriche jam da far ruotare attorno a pochissimi perni compositivi, cercando di spostare l'obiettivo sugli impasti chitarristici multistrato, ricchi di flanger e delay (il suono di Gilmour in Run like hell era un modello ossessionante), con qualche timido spunto etnico ed eterei vocalizzi femminili. Troppo poco anche per gli appassionati del genere, troppa voglia di strafare (un paio di pezzi sfociano quasi in territori crossover!) e la noia che assale facendo perdere l'attenzione.

3 commenti:

  1. Hello, new link is inside the title of the post. Mind the pw above, on the right.
    Fuckin' MF just deleted all my files...

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  2. Thanx, this fucking ACTA still fears

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